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La Finanziaria 2009
 
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Finanziaria 2009: circa 600 gli emendamenti presentati in aula al Senato

di Nicoletta Cottone

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8 dicembre 2008

Sono circa 600 gli emendamenti presentati in aula al Senato alla Finanziaria per il 2009. Questa mattina alle 10 è infatti scaduto il termine fissato per la presentazione delle richieste di modifica del provvedimento, che tornerà poi alla Camera per la terza lettura e l'approvazione definitiva, attesa prima di Natale. Nessun emendamento è stato per ora presentato dal Governo e dal relatore Gilberto Pichetto Fratin (Pdl), pochi dalla maggioranza. Per la maggior parte gli emendamenti dell'opposizione ricalcano quelli già respinti in commissione Bilancio. Il relatore ritiene di poter portare in porto il provvedimento senza modifiche. «Al momento - assicura Gilberto Pichetto Fratin - non si prevede nessuna modifica in Aula». Il Governo, spiega Gilberto Pichetto Fratin, potrebbe decidere di blindare la finanziaria con il voto di fiducia «solo se si trovasse di fronte l'ostruzionismo dell'opposizione». Domani 9 dicembre si parte alle 11 con gli interventi dei relatori, Pichetto alla Finanziaria e Maurizio Saia al Ddl bilancio. Poi si passerà al voto sulle questioni pregiudiziali. La discussione generale dovrebbe proseguire fino a mercoledì mattina, mentre le votazioni dovrebbero iniziare mercoledì pomeriggio o al massimo giovedì mattina, con l'obiettivo di chiudere tutto entro venerdì sera o, al più tardi, sabato mattina. Il via libera della commissione Bilancio di Palazzo Madama è giunto venerdì 5 dicembre con alcune novità. Arriva una stretta per gli enti locali sui derivati, non si applicano le sanzioni per chi sfora il patto di stabilità per nuovi interventi infrastrutturali, ci sono più fondi a disposizione per le scuole e per la sicurezza.

Stretta sui derivati per Regioni ed enti locali. Con la riscrittura dell'articolo 62 del decreto legge 112/2008 fino alla data di emanazione del regolamento del ministro dell'Economia sui derivati e comunque minimo per un anno dall'entrata in vigore del Dl 112/2008 è vietato stipulare contratti relativi a strumenti finanziari derivati. Resta, si legge nell'emendamento del relatore approvato, la «possibilità di ristrutturare il contratto derivato a seguito di modifica della passività alla quale il medesimo contratto derivato è riferito, con la finalità di mantenere la corrispondenza tra la passività rinegoziata e la collegata operazione di copertura». Le sanzioni previste per chi sfora il patto non si applicano in caso di «mancato rispetto del patto di stabilità interno conseguente alle spese relative a nuovi interventi infrastrutturali, appositamente autorizzati con decreto del ministero dell'Economia, sentita la Conferenza unificata, previa individuazione delle corrispondenti risorse finanziarie.

Fondi per scuole e sicurezza. Arrivano 120 milioni in più per la scuola: sarà compito del ministro dell'Istruzione, insieme ai dicasteri dell'Economia e degli Affari regionali, decidere come ripartire le risorse aggiuntive e quale quota sarà destinata alle scuole paritarie. Arrivano 565 milioni in più sul fronte della sicurezza, girate da un fondo del ministero dell'Economia. Più soldi per le carceri (18 milioni) e per la giustizia minorile (300mila euro). Contrazione di 18,5 milioni di euro nel 2009, invece, per la spesa sanitaria regionale. Fra le modifiche alle dotazioni finanziarie arrivano 500mila euro in più a Gorizia, 22 milioni di euro l'anno per il 2009 e per il 2010 e 27 milioni di euro nel 2011 per aumentare il fondo per la valorizzazione e la promozione delle aree territoriali svantaggiate confinanti con le Regioni a statuto speciale. Fondi incrementati anche per le associazioni combattentistiche. Sale poi il prelievo dell'Erario sulle new slot (apparecchi per il gioco collegati in rete): si passa da 12,70 a 13,40 euro a partire dal 1° gennaio 2009. Le maggiori entrate che arriveranno, rispetto a quanto incassato nel 2008, saranno divise tra Unire e Coni.

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